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Una storia d’amore ambientata in Calabria nel V sec. a.C. a Locri Epizephiri, imponente città di quella che allora si definiva Magna Grecia.

Francesca Tranfo intepreta Nemea - Abraxa Teatro

Regia e drammaturgia Emilio Genazzini
Interprete Francesca Tranfo
Voci recitanti Rossella Arma /Sara Chirico/Elisa Ciorba/ Paola Morini / Vjera Orbanic/Francesca Tranfo
Disegno luci Emilio Genazzini
Tecnico luci Massimo Grippa
Scenografia Massimo Grippa
Costumi Matilde Guiducci
Sculture sceniche Lorenzo Luchetti
Selezione dei brani musicali Il Collettivo della Compagnia
Registrazioni vocali Associazione “Musica Oggi”
Assistenza tecnica Lanfranco Pantaleoni
Foto Guido Laudani
Spettacolo tratto da “Nemea – Tra Terra e Cielo” di Anna Maria Artini

Si ringrazia per il contributo alla conoscenza di musiche popolari Francesca Di Martino e Nataša Musizza

Nemea, la protagonista, è una ragazza sposata ad un ricco mercante. Per rispettare le convenzioni sociali dell’epoca, si trova a vivere un vuoto di emozioni. Nella narrazione il Fato crea due condizioni: l’assenza del marito di lei e l’arrivo improvviso di un altro uomo che capita a Locri a seguito di un naufragio. Da questo momento si succederanno sconvolgimenti emotivi e trasformazioni radicali degli eventi in un alternarsi di gioia e dolore, tragicità e vitalità, lacrime e allegria.

La rappresentazione non si ferma alla narrazione d’epoca, ma vuole evidenziare la storia della protagonista come un simbolo chiaro e polivalente di quella che spesso è la condizione delle donne, per presentare un dramma contemporaneo che va oltre le realtà storiche, le culture e i differenti modi di essere.

Il punto focale dell’attività teatrale della compagnia è sempre consistito nel voler far vivere emozioni agli spettatori che la seguono e la scelta artistica di questo spettacolo è quella di partire dal pensiero greco antico ancora estremamente attuale, per far arrivare al pubblico una gamma di sentimenti dall’amore alla violenza, all’ingiustizia, alla pietà, decontestualizzando pian piano questi stati d’animo e contribuendo in questo modo, per quanto possibile, ad una reciproca presa di coscienza dell’importanza di vivere in amore.

Non è solo l’innamoramento per un altro essere che ci fa vivere l’amore ma, come canterà l’attrice durante lo spettacolo, apprezzare le gocce di pioggia, soffermarsi sulle fusa di un gatto, sentire l’odore della terra bagnata, in un presente sempre vivo.

Il testo di Anna Maria Artini, da cui è tratto lo spettacolo, è stato più volte interpretato da Francesca Tranfo anche sotto forma di lettura teatrale. 
Gallery

“Amore: parola troppo usata e nella menzogna abusata.. quando conoscerai veramente l’Amore sarai tu stessa Amore”

“Spesso gli uomini usano le leggi per il proprio potere e per il proprio piacere”

Rassegna Stampa

Alfredo Agostini – Persinsala

Francesca Tranfo interpreta questo personaggio con estrema attenzione. La dizione perfetta non risulta mai distaccata, come anche i movimenti del corpo, che all’inizio paiono casuali, ma che sono pose aggraziate in stile classico particolarmente appropriate. Interessante anche l’allestimento scenico e l’utilizzo che ne fa l’attrice

Laura Sales – SaltinAria.it

Ben diretto ed interpretato .. Un lavoro differente dagli spettacoli di ricerca dell’Abraxa; un lavoro “classico”, quasi naturalista; pochi ed essenziali gli oggetti scenici utilizzati dall’attrice; un racconto arricchito da musiche ed immagini.