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Una messinscena originale vincitrice delle “nuove produzioni” dello spettacolo dal vivo della
Regione Lazio.

Voler allestire una messa in scena da parte di una compagnia come Abraxa, che abbia come tema Don Chisciotte, ha significato dare vita alla naturale mediazione tra la tradizione del testo da mettere in scena e la sperimentazione teatrale. E questo livello di sfida si è alzato vertiginosamente nel momento in cui Emilio Genazzini, autore del progetto, ha deciso di realizzarlo “Senza di Lui”, senza il protagonista principale attorno a cui ruota la narrazione dell’opera, cioè senza Don Chisciotte.
Ne è nata così una nuova opera di qualità, lavorata con lo studio e i caratteri di una Commedia dell’Arte contemporanea, trasferita nei personaggi della narrazione con fondamenti della tradizione cavalleresca e con elementi picareschi, che pone l’attenzione su tutto il mondo del protagonista, offrendone particolari originali.

Regia e drammaturgia Emilio Genazzini
Interpreti Stefano De Santis/Dimitri D’Urbano/Giulia Genazzini/Valentina Greco/Massimo Grippa/Leonardo Pietrini
Testo Emilio Genazzini

Lo spettacolo inizia dalla morte avvenuta dell’hidalgo e dalla solenne promessa che i sei personaggi, amici sinceri del cavaliere, si scambiano di continuare a celebrare le sue gesta per far sì che le cosiddette “inutili imprese” di Don Chisciotte possano continuare invece a trasmettere i sentimenti positivi dei cavalieri erranti, la libertà, la giustizia, il mutuo soccorso, l’amore, la lealtà etc.
Quindi si è lavorato sulla situazione drammaturgica di innescare una sorta di gioco a provocazione tra i personaggi per rievocare le gesta del cavaliere. In ogni incontro, che, nelle regole del gioco, deve avvenire alla presenza di altre persone, ognuno di loro dovrà scegliere tra i tanti episodi delle avventure di Don Chisciotte almeno uno da far rivivere. 

Tutto questo gioco teatrale si trasforma in una danza di montaggio e smontaggio di avventure, che avrà molti momenti leggeri, allegri e comici.

 

Questo spettacolo, che avrà la prerogativa di poter essere rappresentato sia all’aperto che al chiuso, divenendo anche una delle produzioni riconosciute dal Mibact, è progetto scenico che vuole continuare la finalità di un’attuazione contemporanea del teatro con la necessità di creare un ampio confronto attraente da un punto di vista artistico e civile. L’incontro con il pubblico sarà facilitato dall’immediata comprensibilità dello spettacolo perché rappresenta un’opera universalmente conosciuta e, per questo, agli spettatori, sarà più facile individuare le originalità di questa composizione, che, non solo non diverranno un ostacolo, ma potranno essere produttive di attenzione e di riconoscimenti allo stesso tempo.
Inoltre questo viaggio alla ricerca di una nuova opera sarà uno strumento e un pretesto per parlare della realtà sociale attuale e di noi, suoi interpreti quotidiani. Infatti l’universo di relazioni e condizioni che albergano nel Don Chisciotte, sembrano riscontrarsi in situazioni ed emozioni odierne.
Lo spettacolo è reso “vivo” anche dal coinvolgimento di una multidisciplinarietà di linguaggi artistici: la poesia, la narrazione, l’attuazione fisica, il canto, la musica e la danza.

 

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