Una donna si ritrova senza memoria, le hanno detto che è una scrittrice ma questo non l’aiuta a ricostruire il passato. La sua mente è affollata, attraversata da scene che non sa distinguere tra ricordi veri o circostanze e figure scaturite dai suoi racconti.

E’ vitale che lei riesca a mettere ordine a questa giostra di immagini per tentare di individuare la sua storia e vivere finalmente il presente.

Costretta dalla situazione, la protagonista della storia decide di partecipare a un esperimento, un gioco che la porterà ad affrontare conflitti e a scoprire segreti che le appartengono, senza certezza nella riuscita.

In un ritmo narrativo incalzante lo spettacolo si sviluppa fino a raggiungere il punto cruciale della rappresentazione.

E’ uno spettacolo molto agevole, con differenti sorprese, sia drammaturgiche che sceniche.

Un testo avvincente, con elementi di danza, musiche coinvolgenti e figurazioni teatrali inaspettate.

“Niente può distruggere quello che c’è dentro di me … la mia porta dimensionale che mi fa volare…”

 “E io cerco la verità, la meraviglia, la chiarezza, la luce”