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[/one_half_last]Progetto scenico originale tratto dalle opere di Spies, Marlowe e Goethe

Faust vuole scalare la vetta dell’Olimpo ed essere come Giove in cielo/

Margherita cerca le stelle promesse nel libro del firmamento/

Coro e tu? / Che vuoi?

Avrò finalmente il mio posto di Drago/

Con avidità assaggerò pelle e voci dei personaggi…

 

Regia e drammaturgia Emilio Genazzini
Interpreti Massimo Grippa (Faust) /Francesca Tranfo (Margherita) / David Capoccetti/Marta Conte/Danila Fruci/Valentina Greco/Alessia Luongo/Giuseppe Menzo/Giuseppe Navarra/Matteo Paino/
Voce “pensiero di Faust” Alessandro Blasioli
Testi originali Emilio Genazzini
Testi Goethe / Marlowe / Spies
Costumi e accessori scenici Matilde Guiducci
Consulenza drammaturgica Clelia Falletti
Selezione dei brani musicali Emilio Genazzini
Foto Guido Laudani

 Lo spettacolo è un grande affresco di immagini, un’azione totale tesa a coinvolgere gli spettatori in un ritmo affascinante di cambi di scena realizzati in spazi scenici originali, per evocare dai testi di Marlowe, Goethe e Spies un cosmo di emozioni.

Mefistofele, l’Angelo del Bene, l’Angelo del Male, Wagner e Robin il clown, si succederanno nelle scene principali dell’opera: dalla spettacolarità dello Show dei Sette Peccati Capitali e della Notte di Valpurga alla drammaticità della Dannazione di Faust, dall’Evocazione all’Albero Maledetto alla Gabbia del Patto di Sangue, dalla comicità e ironia dell’Osteria dei Lazzi alla tenerezza dell’incontro con Margherita fino all’epilogo del Carcere.

Uno degli elementi narrativi originali di questa nuova produzione di spettacolo dal vivo, è la scelta di far “ascoltare” i pensieri di Faust agli spettatori presenti. Il personaggio di Faust non parlerà mai direttamente ma le sue riflessioni e le sue risposte saranno udite tramite casse acustiche che imprimeranno alla voce registrata di Faust l’effetto di un pensiero ascoltato quasi di nascosto dal pubblico.

La composizione scenica è fondata sull’idea drammaturgica che il Coro si rivelerà come il terzo personaggio principale della narrazione dopo Faust e Margherita. Infatti si ribellerà al ruolo di comprimario narrativo e si arrogherà il diritto di interpretare i personaggi principali, salvo appunto Faust e Margherita, di cui a volte diverranno i “doppi” in scena. Questa alternanza di presenze, rende straordinariamente incisive le personalità complesse di questi personaggi, offrendo sfaccettature e comportamenti diversi in relazione allo sviluppo della narrazione.

L’allestimento scenico e il coinvolgimento “vivo” di una multidisciplinarietà di linguaggi artistici (la poesia, il canto, la musica, la danza e la narrazione) avranno una parte importante nell’innovatività dell’ideazione.

 

 

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